domenica 14 ottobre 2007

CHEMTRAILS & UFO


Cari/e e pazienti ragazzi/e,

ecco l'articolo di stampo "fortiano" che indicavo in fondo all'estratto del "Mattino dei Maghi" in cui si racconta chi era Charles Fort.

Si trova anche sul Forum di www.sciechimiche.org, ma visto che quest'ultimo dà accesso solo a utenti registrati, lo rendo pubblico a tutti qui.

E' una mia traduzione piuttosto veloce-letterale di questo articolo apparso sulla rivista inglese "Ufo" l'estate scorsa.

La prima parte racconta del fenomeno scie chimiche e delle osservazioni "fortiane" dell'autore Colin Bennett.

La seconda parte allarga ad una visuale fortiana l'intero fenomeno.

Enjoy!

Tfonte: T
TTTUhttp://www.combat-diaries.co.uk/diary30/chemtrails%20and%20ufos%20xyz.htmUTT T

TCHEMTRAILS & UFO T

TBY Colin Bennett - traduz. Dall’inglese di PrinceOfPeace T
T[da UFO 64 June 2007] T


TNon riusciamo a vedere la scatola dei fiammiferi in cucina di fronte a noi, perché siamo stati deviati a pensare ad altro. Ecco la vera ragione per cui la gente in generale ha poco interesse nell’ufologia. Non abbiamo abbastanza RAM per tenere tutti i nostri file aperti allo stesso tempo. T


TAnni fa, quando le scie chimiche si notavano poco e scarsi erano anche i commenti, stavo guardando tre di queste scie svilupparsi in cielo, quando vidi tre sfere bianche piuttosto distinte uscire dalle scie. Dopo aver vagato per pochi secondi, queste sfere rientrarono nel corpo delle scie fumose e scomparvero. T
TErano circa la metà dell’unghia del mio dito mignolo vista alla distanza del mio braccio steso e, mentre guardavo, assumevano varie posizioni reciproche, pur muovendosi alla stessa velocità. T
TPotrei chiamare il fenomeno come l’avvistamento di tre UFO; ma dopo questo avvistamento in connessione con le scie ebbi un’altra più spettacolare esperienza di UFO, con un’implicazione di tempo mancante. T
TApprezzai il commento di un amico, che queste due esperienze mi mettevano almeno alla pari con i più noti ricercatori, la maggior parte dei quali non ha mai visto un UFO, per quanto alcuni ne parlino come se ne avessero visti a centinaia! T
TMolti non hanno idea del puro brivido che si prova nell’osservare qualcosa il cui comportamento è evidentemente assurdo; un comportamento che ora mi sento di affermare non è di questo mondo. Queste cose sono rare, per fortuna della nostra salute mentale, e non rientrano nei paradigmi su cui sono costruite le nostre culture planetarie. T

TOggi, ad anni di distanza da quelle esperienze, di scie chimiche se ne vedono quasi dappertutto nei cieli del pianeta. Sono un incredibile fenomeno del nostro tempo, se non altro perché, come gli avvistamenti di UFO, la vita sociale, politica e intellettuale delle nazioni principali ignora completamente tale fenomeno. T
TA parte quanto viene usato per l’industria del divertimento, la maggioranza degli artisti, scrittori, novellisti e poeti ignora delle cose tanto anomale come gli UFO e le scie chimiche, seppure esse offrano strane ed esotiche immagini, simboli, metafore, intrighi, possibili tecnologie misteriose e molto altro. T
TI cieli di questo pianeta, una volta pieni di spettacolari nuvole tradizionali, adesso sono segnate da questi sfregi bianchi e grigi. Tale cambiamento nella visione generale viene totalmente ignorato dai telegiornali principali, dai mass media e dalle fonti di comunicazione. Anche questo è strano, dal momento che questo effetto-scia su larga scala spesso è molto spettacolare e anche bello da vedere, quand’è illuminato dal sole al tramonto. T
TLe scie si espandono a diverse velocità, vengono da direzioni differenti, e gli aerei che le creano si vedono attraversare il cielo, spesso parecchi alla volta, a velocità estremamente elevate. T

TIl termine Chemtrails (chemical trails= scie chimiche) viene usato per mancanza di un termine più adeguato; è comunque improbabile che ciò che vediamo irrorare lassù siano sostanza chimiche di tipo convenzionale. Un tonnellaggio così enorme di sostanze chimiche avrebbe sicuramente il più immediato ed ovvio effetto sia sulle menti che sull’ambiente. Non sappiamo dove tale tonnellaggio di sostanze sia elaborato, prodotto e presumibilmente acquistato, immagazzinato e caricato sugli aerei. T
TInoltre, una tale quantità di sostanze chimiche diviene quasi invisibile e non rilevabile, una volta che tocca terra, dopo essersi mostrata in modo spettacolare, in modo che si può vedere in cielo, nelle giornate serene, da qualunque finestra di cucina del mondo. T

TCirca tre anni fa, la “Squadra di Agenti dei Diari di Combattimento” di New Fortean Times (di cui sono l’editore: TUwww.combat-diaries.co.ukUTTT ) portò avanti un’indagine sulle scie chimiche in Gran Bretagna. C’erano come specialisti tre uomini e una donna ex-Royal Air Force; conducemmo un’osservazione di 24 ore via web, telefono e radioamatore dei cieli dell’America e dell’Europa Centrale, prendendo in considerazione le differenze di fuso orario. T
TI risultati furono abbastanza disturbanti. Era ovvio che erano allestite delle operazioni simultanee da parte di un vasto numero di aeroplani perfettamente visibili sopra zone continentali di entrambi i lati dell’Atlantico. T
TMediante i nostri contatti, riuscimmo ad avere anche dei rapporti, in questo giorno scelto, dal personale civile delle navi mercantili e da crociera che attraversavano l’Atlantico e il Mediterraneo. Riferirono che le scie in cielo erano visibili durante la navigazione in entrambi i suddetti mari. T
TAlla fine giungemmo alla conclusione che le Chemtrails rappresentano un’operazione continua di enorme magnitudine. Gli aerei implicati mostrano caratteristiche e prestazioni straordinariamente simili, per quanto dobbiamo ancora trovare il loro esatto profilo in un qualunque libro per riconoscere gli aeroplani. T
TErano implicati dei tipi d’aereo a 4 jet, somiglianti ai 747 e ai più vecchi 707; di questi ultimi ce ne sono ancora pochi in circolazione. La maggior parte degli aerei coinvolti con le Chemtrails somigliano nella forma e nelle dimensioni al Boeing 757, il tipo d’aereo che si dice si sia schiantato sul Pentagono l’11 settembre. T
TPer quanto avessimo usato telescopi molto potenti e binocoli, non riuscimmo a vedere alcuna insegna su questi aerei. Questo di per sé è straordinario, poiché tecnicamente è illegale. Misurati con teodolite [strumento per topografia; ndt] e radar telemetrico, questi strani aeroplani volavano ad una velocità approssimata di 1200-1400 miglia all’ora, ad un’altezza di 20-30000 piedi; si tratta di altezze e di velocità notevoli per dei tipi di aerei passeggeri fuori moda, intesi per voli interni a medio e corto raggio e ad una velocità massima di 450 miglia all’ora! T

TGià queste cose meravigliano, ma è il numero di questi pseudo-757 ad essere al di là di ogni possibile credenza. Nel giorno scelto per l’osservazione, i nostri reporters, solo in Francia, Germania, Olanda, Spagna, Italia ed Israele riferirono, a mezzogiorno, di non meno di 234 aerei quasi identici tra i 20000 ed i 40000 piedi. Continuando con questa frequenza media per le altre ore del giorno, ci troviamo con qualcosa come 2340 voli in 10 ore. T
TIn tutto il mondo, moltiplicando per un fattore alquanto ragionevole di 10, abbiamo 23400 sortite al giorno, da parte di aerei con configurazioni non-militari e non-supersoniche, che viaggiano a velocità equivalenti alla massima velocità di un F-16 o di un Typhoon Eurofighter. T
TPer una comparazione, i numeri della NATO riguardo alle manovre annuali che dispiegano l’intera forza, per un eguale periodo di tempo [un giorno, ndt], ammontano a qualcosa come 300 uscite di jet supersonici da combattimento, che impegnano non più di 150 apparecchi. T

TUn’altra cosa: è strana l’assenza di rumore. T
TAnche il passaggio di un unico Tornado sopra Londra scuoterebbe considerevolmente la popolazione! T

TE poi, non avendo i nostri osservatori, dislocati ad una dozzina di aeroporti civili e militari, riferito alcuna attività da parte di tali aerei, abbiamo qui un mistero moderno, nei nostri cieli, visibile a tutti in ogni giornata serena. T

TLe regole dello spazio aereo nazionale non sembrano essere per niente un problema per alcun paese, per quanto riguarda tali infrazioni. Le agenzie ufficiali, sia militari che civili, come nel caso degli avvistamenti UFO, non sentono nulla, non vedono nulla e non dicono nulla.[nota del traduttore: 1] T
TNon pare che questo enorme numero di aerei abbia una base che possa essere individuata; non hanno alcun bisogno di rifornimento in volo; non portano serbatoi militari da sganciare. [military drop tanks? ndt] T
TI loro percorsi sembrano spaziare nel cielo da ogni direzione, spesso incrociandosi fino a formare una cappa di lattice. T

TSembra anche che non abbiano dei produttori, delle basi di supporto, dei servizi di rifornimento. T
TE non sembrano mai atterrare o decollare! T
TDi nuovo, poiché nessuna forza aerea del mondo, neppure gli Stati Uniti, ha una vasta quantità di aerei da trasporto supersonici, la presenza [simultanea] di molte centinaia di questi ultimi è alquanto strana. T
TI costi di tali operazioni visibili su scala mondiale da parte, più o meno, dello stesso tipo di potenti aerei devono essere enormi. T

TQuesti aerei non hanno alcuna comunicazione legalmente richiesta, non hanno liste di passeggeri; per quanto se ne sa, non ne cade mai uno. Possiamo solo immaginare il mantenimento, il rifornimento, i servizi di riparazione di un numero così alto di aerei dalle elevate prestazioni. T
TL’addestramento e l’alloggio per il personale sembra non esistere! T
TPoiché un tale numero di aerei di questo tipo non è sulle liste di nessun produttore, ci troviamo davanti un mistero del nostro tempo. T
TDa dove vengono? Che cosa fanno, con i loro percorsi apparentemente senza scopo attraverso i cieli? T

T T

TUFO 66 June 2007 T
Tcontinua.... T



T[nota: 1] Possibile ragione: air traffic radar is computer-programmed to hide aircraft traveling at high rates of speed. T
T“I radar per il traffico aereo sono programmati con il computer per nascondere i veivoli che viaggiano a velocità superiori”.

Seconda parte di

“CHEMTRAILS & UFO”..... Una visione Fortiana.

Le indagini continuano


Stiamo cercando con vari mezzi di monitorare le loro frequenze radio VHF, e credeteci o no, ci sono radioamatori appassionati che registrano praticamente ogni volo che entra ed esce dalla Gran Bretagna, proprio come i “trainspotters” molto tempo fa prendevano nota dei numeri delle locomotive! Beh, neppure questi intrepidi osservatori riescono ad individuare una singola trasmissione dagli aerei che irrorano scie chimiche, pur conoscendo tutti i segnali di chiamata legalmente richiesti ad ogni altro aereo che vola.
Anche la mancanza di una qualunque vidimazione riguardo ad una frequenza misurabile è stupefacente, anche a giudicare solo dal numero di velivoli che entrano ed escono (e di certo effettuano manovre) all’interno dello spazio aereo nazionale a loro piacere, senza segnali di riconoscimento e nessun segno identificativo visibile. Essendo supersonici, sono al di sopra dell’orizzonte visibile nel giro di pochi secondi; compariamoli al movimento relativamente più lento, le 450 miglia all’ora di un Jumbo. Un altro mistero sta nel fatto che questi velivoli stranamente silenziosi rompono la barriera di Mach1 senza disturbare nemmeno un uccellino.
Si è scoperto qualcos’altro che moltiplica lo stupore. Usando amplificatori (passivi) all’infrarosso per la visuale notturna, si è scoperto che queste operazioni non s’interrompono al calar della notte! Allora, grossolanamente, la scala delle operazioni può esser moltiplicata per un fattore di 2, portandoci in ordini di grandezza assurdi, per quanto riguarda i costi, il mantenimento, e lo scopo.

Il non-vedere


Il nostro collettivo “non-vedere” è insolito solo perché le scie chimiche sono molto più visibili e più frequenti delle visite degli UFO. Siamo costretti a considerare l’idea che i livelli di conscia accettazione e riconoscimento, all’interno di una cultura, spesso non abbiano niente a che vedere con la quantità di “prove” che sia o meno disponibile. Tutte le strutture anomale, di cui il fenomeno degli UFO è solo una, hanno questa comune peculiarità. In un modo o in un altro, come in un interruttore bio-elettrico, come società noi giriamo sulla posizione “spento” certe serie selezionate di anomalie, per quanto riguarda la percezione psico-sociale. Questo è l’effetto più comune. Se si parla di UFO, il fenomeno può essere vasto o piccolo, fantastico o terreno, non c’è differenza. Non riusciamo a vedere la scatola dei fiammiferi da cucina davanti a noi, poiché siamo distratti a pensare a qualcos’altro. Ecco la vera ragione per cui la comunità in generale è poco interessata nell’Ufologia. Non abbiamo abbastanza RAM per tenere tutti i nostri file aperti allo stesso tempo!
Da un punto di vista Fortiano, il fenomeno chemtrails potrebbe metterci in grado di costruire una nuova e più sana definizione di quello che intendiamo per “scetticismo”. Possiamo vedere lo scetticismo non come una rivelazione della verità terrena, ma piuttosto come un meccanismo automatico di controllo per cui manteniamo una scala di “gestione della meraviglia” più che una assoluta e netta differenziazione tra un fatto e una finzione. Noi non vediamo ciò che non possiamo capire, e quello che non possiamo capire non lo vogliamo vedere. Questa era l’originale visione di Charles Fort, riguardo ad entrambe le cose, lo scetticismo ed il credere. Il suo punto di vista mette il “dubbio” in un nuovo contesto dinamico, invece di vederlo come un deprimente diniego semi-automatico davanti a tutto ciò che è miracoloso e magico nel mondo.

Cartesio ed Euclide

La nostra struttura personale con il suo limitato libero arbitrio esiste all’interno di una più larga struttura, quella della cultura in cui siamo nati. A confronto con la lunghezza della vita umana, questa struttura cambia molto lentamente. Cambiate tutto il personale della CNN o della BBC e sostituitelo; assolutamente nulla apparirà di mutato per quanto riguarda il funzionamento generale di questi due sistemi/animali. La Cultura è un animale più grande e non “è vivo” entro termini umani definiti.
Almeno per le faccende pratiche il mondo occidentale vive largamente entro il sistema di riferimento creato da Euclide di Alessandria (325-265 a.C.) e René Descartes (1596-1650 d.C.). Einstein e soci avrebbero poi dimostrato che tale sistema non sarebbe interamente valido per tutti gli stati e le condizioni. Ma l’unico mondo che è “reale”, in un mondo basato sullo scambio, con le sue transazioni “tirami-che-ti-spingo”, viene ancora oggi considerato il mondo macrocosmico di Euclide e Cartesio.

In maniera analoga, quei classificatori di dati che per qualche ragione sono attratti all’Ufologia come mosche al miele vedono la storiografia [anamnesi, descrizione] degli UFO come una cosa separata dalla cultura, dalla personalità e dalla società. Nel far questo, non vedono che le definizioni, fatte di concetti e linguaggio, sono funzioni culturali che si fanno strada nella descrizione della “storia oggettiva” per creare dei testi che descrivono l’esperienza effettiva, concreta. Se si negano tali implicazioni a più ampio raggio, gli elementi dell’anomalia non verranno riconosciuti o interpretati correttamente.
Essendo fatta solo di linguaggio, un’anamnesi …

[In medicina, l'anamnesi è la raccolta dalla voce diretta del paziente e/o dei suoi familiari, di tutte quelle informazioni, notizie e sensazioni che possono aiutare il medico a indirizzarsi verso una diagnosi esatta (Wikipedia) ndt]

può esser d’aiuto solo a esprimere se stessa come un testo e indicare tutto ciò che si può estrapolare dall’analisi di testi.
Si tratta di un modo d’interpretazione molto più utile che passare mesi a cercar d’indovinare il nome del cane di Betty e Barney!

[rif. ai coniugi Hill, i primi "abducted" nel 1961 - TUhttp://www.ufocasebook.com/Hill.htmlUT - Il cane di Betty e Barney si chiama Delsey, ndt, grazie ad Akakor!ndt]

Tutte le culture generano una vasta gamma d’anomalie (e gli UFO e le chemtrails sono solo due) che sono o dovrebbero essere di stimolo per avanzare coi tempi.
Queste anomalie sono sovversive in quanto generano stupore e infinite speculazioni, che a loro volta aiutano a definire ciò che gli esseri umani sono, sia moralmente che praticamente. Dobbiamo perciò vedere l’esperienza anomala come costituita da componenti di cui la componente meccanica non è la sola. Senza questa visione olistica degli elementi mediatici, personali, politici, sociali e del folklore, né le chemtrails né gli UFO saranno considerati come manifestazioni “al limite”, che consistono di molteplici sfumature sulla scala dei grigi, in quanto a immagine, simbolo e metafora.
Senza questa visione olistica, non comprenderemo cose molto più grosse, dall’11 settembre ai recenti terribili eventi di Virginia Tech .

[TUhttp://en.wikipedia.org/wiki/Virginia_Tech_massacreUT Ndt]

Tali cose sono radicate nella cultura e nella società quanto nelle insoddisfacenti “spiegazioni” tirami-che-ti-spingo/spingimi-che-ti-tiro del comportamento psicopatologico, dell’acciaio che si liquefà inspiegabilmente

[rif. all'11 settembre, suppongo, ndt]

o dell’egualmente strano comportamento della traiettoria delle pallottole che escono dalle armi da fuoco

[per es. l'uccisione di JFK, ndt].

Colin Bennett
Aprile 2007

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Sembra un articolo di un debunker!
Nel senso che pone le questioni in modo che sembri irrazionale e insostenibile provare la fattibilità delle operazioni di chemtrails. Scusa, sono diventato paranoico in questi giorni...

ciao

_PoP_ ha detto...

Ah, io volevo già da tempo promuovere il culto di Santa Paranoia, la protettrice dei dubbiosi.
Nel senso che è sano mantenere il dubbio su tutto. Anche la rivista che fondarono sulle orme di Fort si chiamava "Dubbio".

Invece noi "sciechimisti" siamo in un certo senso convinti di tutta una serie di punti:

- che le scie che si vedono in cielo sono rilasciate da aerei, con o senza pilota;
- che non sono vapore acqueo, ma sostanze con tutta probabilità dannose;
- che questi voli sono comandati dai militari per scopi vari (si veda "Scopi delle scie chimiche");
- che, per esempio, i controllori di volo sanno e sono condizionati, minacciati, ricattati...insomma, viene imposto loro di tacere, come del resto i piloti, i meccanici ecc.........

Abbiamo un credo.

Alcuni credono anche che degli ufo entrino ed escano dalle scie; alcuni credono che il chembuster ne neutralizzi o almeno ne attenui l'effetto; ......

La maggior parte di queste credenze è ancora indimostrata. Non è accertata, e "chi produce le scie" ha buon gioco in quanto è davvero difficile o impossibile per il "comune cittadino" dimostrare alcunché o accusare alcuno. E tuttavia il cittadino con occhi per vedere si è formata una "giusta credenza" che quello che succede nei cieli non è normale.
Più di lì non si va, da soli. Il resto sono quasi tutte ipotesi la cui fondatezza non è possibile dimostrare senza margine d'errore.

Invece l'articolo, lungi dal minimizzare il problema, come farebbe un debunker, ne pone in evidenza aspetti ancora più stupefacenti e assurdi (non si vedono mai decollare ed atterrare.... non se ne captano le frequenze radio..... ) ed anche mette in evidenza come sia essenzialmente un problema di Attenzione (un'altra Santa un po' snobbata dal culto popolare) e che è sempre stato così, soprattutto da quando religione e scienza dettano i termini di cosa deve essere creduto e cosa no. Dirigono l'attenzione delle masse verso una cosa e la sviano da un'altra.

Quindi tutti i fatti "dannati", che non rientrano nel quadro di "a tutto c'è una spiegazione scientifica" e neppure in cornici religiose da credere per fede ("Dio c'è") .... non hanno popolarità proprio perché non sono classificabili in nessuna delle categorie in cui siamo stati educati a porre ciascun fenomeno.

Per me l'articolo è un invito più unico che raro a non fondare una Chiesa delle Scie Chimiche, a non credere ciecamente che quello che i nostri occhi (e magari i nostri nasi) notano; a non dar per scontato che la faccenda stia per forza come noi (in mancanza di ammissioni ufficiali) crediamo o ci sforziamo d'immaginare che stia.

Per me è un invito ad ulteriori indagini ed a mantenere per quanto possibile una visione non convenzionale della realtà.....

::Badghir:: ha detto...

Ottima risposta!
Mi ci prostro in ossequioso rispetto.

badghir

cieliazzurri ha detto...

Caro Pop, ciao.
L'articolo mi è piaciuto. L'idea di aerei che arrivano da altri luoghi o dimensioni, di aerei che non atterrano mai è affascinante.
Ed è anche condivisibile la tua considerazione di "non dar per scontato che la faccenda stia per forza come noi crediamo o ci sforziamo d'immaginare che stia".

Al momento la mia certezza più grande sulla questione scie chimiche è la relazione sfere volanti-scie di aerei.
Numerosi documenti fotografici e video mostrano queste sfere in prossimità delle scie.
Le ho fotografate più volte io stesso.
Cosa facciano, da dove vengano, perchè siano interessate alle scie ancora non è chiaro. Ma esistono.

Anonimo ha detto...

Cos'è sta storia di Lombroso ecc.?

Niki non ti ha raccontato la storia di Sabaka?

Anonimo ha detto...

Ok, niente Chiesa ; meglio un Circo Heyoka delle SC e della cospirazione eso-strategica.

Il tormentone di internet nei prossimi due anni.
Un sacrificio rituale giullaresco: simulare un rapimento di un pilota di tankers in cui il capro esp. rischia ogni giorno di morire dalle risate - provocate da una frequenza della luce blu che stimola le fibre di Morgellons a fargli il solletico nel culo; e questi episodi li postiamo ogni giorno su youtube, finchè qualcuno inorridito dalla tortura inumana che da mesi si affligge sull'ostaggio, non sarà disposto a trattare alle "nostre" condizioni...

_PoP_ ha detto...

Il circolo Heyoka (rif. http://badghir.wordpress.com/2007/10/21/wiki-zuni-shit/ ) è una buona idea senz'altro; l'umorismo, se non è di grossolana fattura, è l'arma migliore per spiazzare e penetrare muri di gomma e disinformazione mediatica.
Un team di clown sarebbe desiderabile, con l'intento comune di denunciare l'esistenza di queste scie anomale e di quanto ci può stare dietro.
Informare divertendo.... e stando nella legalità, per quanto si può esser sicuri di stare nella legalità quando si cerca di divulgare quanto viene invece censurato dal regime.
La paranoia in questo caso è un buon fattore di assistenza, però un altro è cercare di non prendersi troppo sul serio e cercare di fare le cose con leggerezza... senza identificarcisi totalmente.
Questo ci potrebbe aiutare anche nel prepararsi velocemente a morire, ce ne fosse mai bisogno; morire dalle risate nell'allestire e mantenere il tormentone dei prossimi due anni!

::Badghir:: ha detto...

http://acquaemotion.blogspot.com/2007/10/hagakure-il-libro-segreto-del-samurai.html

I principi descritti qui sono un buon riferimento.

::Badghir:: ha detto...

mi sembra che non si veda tutta il link allora lo spezzo:

http://acquaemotion.blogspot.com/2007/10/

hagakure-il-libro-segreto-del-samurai.html